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Chhepu
320,00 €AYH123Chhepu, Maschera originale in legno dipinto realizzata in Tibet – sul retro è presente traccia del sigillo doganale in cera lacca.
Essere mitologico e Divinità Buddista custode e guardiana della valle di Katmandù, Chhepu è considerata una creatura molto coraggiosa e per questo la sua immagine è esposta al di sopra dell’ingresso di templi e santuari; si ritiene sia una protezione da tutti i pericoli, dagli spiriti e dalle anime malvagie, che terrorizzi i nemici e difenda dai ‘Naga’, i serpenti di cui si ciba.
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Moro Mask Veracruz Mexico
0,00 €AXGR64Moro Mask Veracruz Mexico, Maschera Calavera in legno realizzata da Lino Mora in occasione della Danza dei Mori e dei Cristiani a Naolinco.
Collezione ethnos – per informazioni utilizzare modulo richiesta o scrivere email a info@ethnica.it
La Danza de los Pilatos, chiamata anche La Danza de los Moros y Cristianos (Danza dei Mori e dei Cristiani), è un’importante celebrazione nello stato messicano di Veracruz. La danza rievoca la riconquista della Spagna dai Saraceni da parte dei cristiani europei. La danza è nata dagli insegnamenti dei missionari come parte di uno sforzo per instillare il rispetto e la paura per gli spagnoli conquistatori. Il tutto per convincere le popolazioni indigene della superiorità e vittoria del cristianesimo sulle altre fedi.
Purtroppo -come sappiamo- la violenza era spesso utilizzata quando necessario, ed era considerata inevitabile.
La danza è ancora ampiamente eseguita in Messico, specie negli Stati Michoacán, Puebla e Veracruz.
I personaggi variano a seconda della località, sebbene includano sempre ‘Cristiani’ (gli spagnoli o europei) e i Mori, la popolazione locale.
Moro Mask Veracruz Mexico, a Naolinco, stato del Veracruz, la danza viene eseguita durante la festa del santo patrono della città, San Matteo, (Fiesta de San Mateo). E’ celebrata il 20-21 settembre di ogni anno. Lì, i Mori assumono molte forme, inclusi diavoli, pirati, pagliacci o, come qui, la rappresentazione degli scheletri. Questa maschera rappresenta un Moro in forma di scheletro (calavera, il teschio), con decorazioni ‘terrificanti’.
La simbologia del teschio, motivo ricorrente nell’iconografia classica di molte culture, è sicuramente uno dei simboli più controversi.
Se ad una prima osservazione potrebbe esprimere un valore negativo di morte, nella tradizione popolare degli abitanti di Tibet, Laddak ed India. Così come per le genti del Sud America (anche se in un contesto più complesso: basti infatti pensare alla … simbologia del teschio messicano e altre culture -
Maschera Legno dipinto – rappresenta Garuda
108,00 €AYH72Maschera in legno dipinto che rappresenta Garuda, l’uomo uccello e cavalcatura di Vishnu, spesso trovato inginocchiato davanti ai suoi templi o come guardiano della grotta sul monte sacro al Dio.
E’ rappresentato con sembianze umane, eccetto per le grandi ali spiegate alle sue spalle. Talvolta, come in questo caso, è raffigurato con la testa di uccello, in particolare di un rapace. E’ considerato il sacro progenitore della stirpe degli uccelli, visto anche come il messaggero tra gli uomini e gli dei.
Sul retro, il residuo di ceralacca del sigillo doganale che ne testimonia l’autentica provenienza tibetana. -
Tibet – Maschera Mahakala Legno colorato
160,00 €AYH71Maschera raffigurante Mahakala, il Grande Nero.
Divinità guardiana del dharma e corrispondente a Shiva per gli Induisti, in Tibetano è chiamato Nagpo Chenpo o Gonpo, ‘Signore, Protettore’.
Solitamente di colore nero, può essere anche colorata riprendendo la tradizione locale: elemento costante sono però i cinque teschi che adornano la sua corona, metafora dei dolori dell’uomo che si trasfigurano nei cinque Dhyani Buddha o Budda.
Intagliata in legno, i dettagli del viso sono molto ben delineati; sul retro, il residuo di ceralacca del sigillo doganale che ne testimonia l’autentica provenienza tibetana. -
Tibet – Maschera Mahakala legno e metalli
160,00 €AYH54AIntensa Maschera raffigurante Mahakala, il Grande Nero.
Divinità guardiana del dharma e corrispondente a Shiva per gli Induisti, in Tibetano è chiamato Nagpo Chenpo o Gonpo, ‘Signore, Protettore’.
Solitamente di colore nero, può essere come in questo caso anche rosso: elemento costante sono però i cinque teschi che adornano la sua corona, metafora dei dolori dell’uomo che si trasfigurano nei cinque Dhyani Buddha o Budda.
Intagliata in vecchio legno, i dettagli del viso sono realizzati con tre diversi metalli: rame, bronzo e lega d’argento. Questo perché l’unione di più materiali aumenta il potere potere protettivo e di difesa.
Sul retro, il residuo di ceralacca del sigillo doganale che ne testimonia l’autentica provenienza tibetana.