Nodo celtico di Lugh nella Festa del Raccolto

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Cos’è e quando si celebra il Lughnasadh

Lughnasadh, la Festa del Raccolto – Il 1° Agosto cade la ricorrenza di LUGHNASADH, quarto Sabbat maggiore e prima festività delle tre autunnali che celebrano la stagione del raccolto, antecedente a Mabon – che si svolge il 22-23 Settembre in occasione dell’Equinozio d’Autunno – e Samhain – il capodanno, che si festeggia attorno al 31 Ottobre, festa che ha ispirato le più conosciute Halloween ed Ognissanti. Lughnasadh, che tradotto significa ‘festival di Lugh‘ o anche ‘matrimonio di Lugh’, è la festa del raccolto di tradizione gaelica e celtica, è il momento nel quale il dio si sacrifica e si immola sotto forma di grano, un percorso di morte, dove l’offerta serve a sfamare la popolazione, e rinascita, dato che dal grano si produce il pane, primo frutto del raccolto; inoltre, il grano stesso era visto come uno degli aspetti del Sole, che i gaelici chiamavano Lugh.

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Da sempre questo prezioso cereale veniva onorato in tutte le culture: già nei misteri Eleusini il suo chicco era visto come la forma ciclica del decadimento e del rinnovamento ed in suo onore si celebravano riti sin dall’antichità, collegato alle divinità femminili quali la dea Uccello e poi Demetra – la latina Cerere – e Persefone.

Festa celtica della prosperità

Lughnasadh è una festa dedicata alla prosperità, dove l’aspetto conviviale è al primo posto e coinvolge tutte quelle genti che vivono di agricoltura; è una ricorrenza di tutti, al punto che in passato ogni tipo di attività, comprese le guerre, veniva sospesa e si preparavano banchetti, giochi, corse di cavalli, si svolgevano commerci, poeti e musici realizzavano le loro opere, si celebravano fidanzamenti e matrimoni: infatti, in questa occasione come a Beltane, si poteva compiere il rito dell’HANDFASTING, la legatura delle mani dei promessi sposi come atto di fedeltà ed impegno da parte di entrambi per il loro futuro insieme.

Era un momento collettivo di grande unità, dove tutti collaboravano alla mietitura, ma anche un’occasione di profonda meditazione e riflessione: dopo tanto lavoro e fatica, i festeggiamenti servivano a ringraziare le divinità per il compimento dell’opera, i chicchi raccolti servivano per la semina successiva e quindi per garantire ancora una volta un raccolto abbondante e scongiurare la carestia – di nuovo il ciclo della vita con il suo rinnovamento continuo, dove la terra dà alla luce i suoi frutti come in un parto, facendo sì che i propri figli ne possano fare uso e, quindi, vivere.

Mito e riti della festa Lughnasadh

La tradizione vuole che questo ciclo di solennità fosse dedicato alla madre adottiva di Lugh, TAILTIU, la quale perì per essersi adoperata a rendere fertili le terre di Irlanda per poterle poi coltivare ed avere poi scacciato le streghe affinché queste non danneggiassero i raccolti. Infatti, a TELTOWN, nella contea di MEATH, luoghi mitici legati alla dea, si svolgeva un festival a lei dedicato. Molti erano i riti che si compivano in questa occasione, dal mais che veniva tagliato, portato e seppellito come offerta sulla cima delle colline, luoghi dove si svolgevano tutte le cerimonie, ai sacrifici di tori sacri dopo le lotte rituali; di tanti il ricordo e l’usanza si è persa ma di altri oggigiorno si ripropongono le abitudini antiche.
Venivano inoltre consumati pasti a base di mais e grano e si raccoglievano mirtilli, usanza mantenuta tutt’ora, che potevano essere mangiati sul luogo o tenuti da parte per preparare dolci e bevande.

nodo-celtico-lughNelle HIGHLANDS scozzesi si importavano torte particolari chiamate ‘Lunastain’, considerate offerte per le divinità.
Inoltre si accendevano falò e si visitavano i pozzi sacri: le ceneri venivano utilizzate per benedire i campi ed il bestiame, mentre presso i pozzi si pregava per una buona salute e si lasciavano doni per gli dei. Ancora oggi, nella contea di Mayo, ci si avventura sulla cima del CROAGH PATRICK, chiamata comunemente THE REEK, la montagna sacra, per il pellegrinaggio annuale che si svolge ormai da 1500 anni in onore di San Patrizio. In origine era un rito legato al culto di Lugh, e nella tradizione celtica era un’occasione per rendere omaggio agli spiriti ed alle divinità con donazioni e preghiere per il nuovo raccolto e per mantenere sane e belle le colture in maturazione.

Come festeggiare il Lughnasadh detto anche Lammas?

Oggigiorno, la ricorrenza di Agosto festeggia la prima mietitura dell’anno portando in chiesa una pagnotta ottenuta dal nuovo raccolto, la festa di Lughhnasadh è vista anche come un momento di pausa, uno stacco dalle attività quotidiane e periodo di ferie estive.
Anche il mondo dell’arte, soprattutto musicale, ha commemorato la festa di Lughhnasadh, con brani e motivi originali: ricordiamo la band olandese degli Omnia, con la canzone che porta lo stesso nome della festività e contenuta nell’album Folk Pagan, e l’arpista irlandese Áine Minogue con il brano Rosemary Faire nell’album ‘Tra i Mondi’.

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